Agostino e Anna vivono con i loro due bambini in un quartiere popolare di Roma: un giorno, di ritorno dalla chiesa per la comunione di Andrea, loro primo genito, scoprono che il loro appartamento è stato occupato e la serratura cambiata. Inizialmente la famiglia cerca di risolvere la situazione civilmente, trattando prima, senza alcun risultato, con gli occupanti e rivolgendosi poi alle autorità. Quando Agostino si rende conto della totale indifferenza delle autorità e degli altri abitanti della palazzina decide di risolvere la situazione in modo alternativo, ma senza ricorrere alla violenza: tutta la famiglia occupa il pianerottolo dell’appartamento, sperando di poter ri-entrare in casa in un momento di distrazione degli occupanti. Ciò non avviene e alla “non-violenza” la famiglia dovrà aggiungere l’astuzia.
“Tutti contro tutti” è l’opera che segna l’esordio alla regia cinematografica di Rolando Ravello, attore teatrale, che nel film interpreta Agostino. Sul set Ravello è accompagnato da Kasia Smutniak, che interpreta Anna, e da Marco Giallini, cognato di Agostino.
Il film, seppur non record di incassi, è una commedia intrigante, capace di far sorridere ma anche riflettere sulla situazione sociale del momento, sulle piccole e grandi difficoltà di tante famiglie e sul diritto di abitare sancito dalla Costituzione.