Scegliere è l’unico potere dell’uomo: scegliamo di essere liberi, scegliamo di amare, scegliamo di essere schiavi, scegliamo di essere cinici. Arranchiamo una vita intera ad inseguire la libertà personale, la felicità e la semplicità.
Mi trovo seduta su di un prato con il mio portatile, è mattino presto e il sole comincia ad albeggiare, di fronte a me i cavalli assonnati chiudono e aprono gli occhi incessantemente, qualche cane si avvicina per baciarmi e rino gaetano batte la sua voce nel silenzio infinito del verde.
L’unico grande potere dell’uomo è la scelta. Classifico le persone in base a quello che fanno nella vita, ognuno di noi è libero di comportarsi in un modo piuttosto di un altro. Tutti siamo in un grande caos, ognuno agisce come vuole. E’ pura entropia. Ho sempre preferito coloro che scelgono con la razionalità, che pensano, che hanno paura di buttarsi fino in fondo, finchè un giorno ho aperto gli occhi su di una vita che non capisco e mi sono resa conto che la vita è troppo breve per fingere un’altra identità, la vita è troppo breve per vivere male, la vita è troppo unica per ansimare un io inesistente. Purtroppo o per fortuna abbiamo una sola possibilità nella vita e nessuno può dirci cosa sia giusto fare, nessuno ha mai avuto un secondo tentativo, ed ecco di nuovo la scelta, siamo troppo piccoli, c’è troppo poco tempo per provare più noi stessi.
Ora tra i fili d’erba vola il tema del piacere, cosa ci piace fare nella vita proprio perchè essa è unica dobbiamo scegliere quello per cui godiamo maggiormente, non possiamo accumulare troppi piaceri, non ne abbiamo il tempo. La vita è comunque triste, non si può avere tutto. Ci dobbiamo accontentare di ciò che scegliamo. La scelta non è facile perchè viviamo in un mondo che nega la libertà:
In Europa è proibito non comprare, è proibito sposarsi con più uomini, è proibito essere liberi, è proibito non pagare, è proibito non creare capitale;
in Africa è proibito viaggiare, è proibito aprire gli occhi, è proibito mangiare nutella;
in Australia è proibito conoscere altri mondi;
in Medioriente è proibito non lavorare, è proibito avere una famiglia numerosa;
in Oriente è proibito essere monogami, è proibito indossare abiti scollati, è proibita la femminilità;
nei paesi dell’est è proibita la ricchezza popolare;
In America del nord è proibito un ideale politico che non sia repubblicano e democratico, è proibita la libertà di stampa;
in America del sud è proibita la scienza e lo sviluppo.
In tutto questo scempio non sono proibite le guerre, i morti, le malattie.
Ci aspettano grandi battaglie internazionali, l’Europa si è riarmata, la Cina e l’India crescono a vista d’occhio, l’America abbandona il primato di potenza mondiale, il sud Amercia supera la crisi e incomincia il suo sviluppo verso il capitalismo. tutto parla di denaro, tutto parla di NON scelte.
Io decido di non essere in guerra contro Gheddafi, io decido che il mio presidente non è Berlusconi, io decido che l’Italia non mi piace, io decido che non farò mai una guerra a favore del capitalismo, io decido di vedere le contraddizioni, io decido di aprire gli occhi e di oppormi a tutto ciò che nega la libertà dell’essere.
Ameliè trova la sua felicità nell’aiutare gli altri in un mondo e in un modo tutto suo, immagina sguardi e complicità, arrivando cosi all’amore, l’unica piccola realtà che nega la razionalità e che nasconde le contraddizioni fra quattro mura. Ameliè si costruisce una vita fatta di crostate e vin brulè, il favoloso mondo. Madre Teresa di Calcutta aiuta gli altri, sacrificando un’intera vita, rinunciando all’amore di un figlio, rinunciando al sesso libero, rinunciando allo squallido di questa società. I poeti maledetti rinunciano alla semplicità. I filosofi rinunciano alla scienza e al progresso, si dedicano alla metafisica.Louis Amstrong rinuncia alle otto ore lavorative, alle battaglie rifugiandosi dietro ad uno strumento. il Papa rinuncia all’onestà. i politici rinunciano alla verità, si buttano nell’ipocrisia del mondo.
tutti noi rinunciamo a qualcosa per costruire una vita che ci appartiene, tutti noi abbiamo scelto chi essere.
Non so ancora cosa scegliere, non so ancora a chi somigliare, non so ancora cosa fare. oggi so che io sono contro il capitalismo, sono contro le razzie, contro l’alienazione, contro le guerre, contro le droghe, contro la chiesa, contro la povertà.
Creerò il mio tutto, con le mie regole, con le mie ambizioni e con la mia tristezza nel guardare aldilà della prateria i morti fucilati di un paese vicino.
Alice Ciangottini
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