«Roma sono io». E’ l’idea lanciata dall’attore Alessandro Gassmann su twitter e diventata presto virale, nata per contrastare il degrado della nostra città di cui tutti i romani sono purtroppo quotidianamente testimoni.
“Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città”
Roma è nostra – aggiunge l’attore – da settembre scendo in strada anch’io, voglio vederla pulita. Basta lamentarsi, basta insulti, FACCIAMO!».
Alessandro prende ispirazione da Retake Roma, un movimento nonché organizzazione apartitica no-profit di volontariato che parte dai cittadini impegnati nella lotta contro il degrado. Lavorano insieme per la valorizzazione dei beni comuni e per la diffusione del senso civico sul territorio di Roma Capitale.
Il figlio del grande Vittorio invita i romani a rimboccarsi le maniche, occupandosi, condominio per condominio, del proprio angoletto di strada.
In un intervista dichiara che la bellezza non deve essere un optional ma un’esigenza: un irrinunciabile elemento dell’alimentazione. Ed essendo in tanti, per fortuna, a pensarla ancora in questo modo, la partita non è chiusa.
In molti hanno applaudito l’iniziativa di Gassmann, e c’è chi ha già cominciato a rimboccarsi le maniche al grido di #Romasonoio.
Lo stesso sindaco Marino ha apprezzato l’ iniziativa, ringraziando chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della città.
“È importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani”.
Oltre al nostro sindaco, Tante le adesioni, anche eccellenti, come quella dell’ex ministro e fondatore di Italia Unica Corrado Passera, il direttore del tg5 Clemente Mimun, la presidente della fondazione del museo Maxxi ed ex ministro Giovanna Melandri.
Condivide la proposta di Gassmann anche l’assessore all’Ambiente, Estella Marino. “Roma – dice – sta affrontando grandi cambiamenti, che in una città di queste dimensioni significano anche grandi sforzi e grande impegno in cui le istituzioni e l’Ama devono dare il massimo. Al lavoro delle istituzioni è importante anche il ritorno di un senso civico diffuso che renda ogni cittadino protagonista del cambiamento stesso”.
Si esprime al riguardo anche il noto autore e regista Pier Francesco Pingitore:
“In tanti anni che vivo a Roma non ho mai visto la città così fetente com’è adesso. Per questo, ben vengano iniziative come quella di Alessandro Gassman, meritorie ma che mostrano l’abbisso di degrado nel quale siamo precipitati. Se si devono prendere scopa e paletta, vuol dire che la situazione è senza speranza. Non si può sopportare oltre, abbiamo le carrozze della metro che camminano con le porte aperte, i cassonetti rovesciati, le strade e i marciapiede luridi. Vivo a Roma da tantissimi anni e non ho mai visto un simile degrado”. Inoltre, scagliandosi anche contro la storica mancanza di educazione civica dei romani, afferma: “L’abbiamo avuta sempre, anche se non si è mai raggiunto un simile livello”.
Pur non negando la tragica situazione, non tutti, però, sono d’accordo e aderiscono al progetto.
C’è anche, infatti, chi giudica con spirito critico l’iniziativa, che secondo alcuni si tradurrebbe in una “rinuncia all’impiego corretto delle tasse” sostenendo che la tassa sui rifiuti sia già abbastanza pesante senza dovere anche provvedere a pulire da soli.