PAVIA. La diagnosi in endodonzia: un corso ANDI per affrontare i dubbi e risolverli.

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PAVIA. Dopo il successo registrato da ANDI Lombardia con il recente Congresso Culturale Lombardo 2011 tenutosi al Collegio Ghislieri sabato 1° ottobre nel corso del quale è stata offerto in anteprima assoluta la possibilità di seguire il Corso di Radioprotezione di secondo livello, accreditato ECM, continua l’opera di aggiornamento formativo e professionale svolto da ANDI Lombardia con un altro appuntamento del Progetto Quarta Corsia 2011, che giunto alla sua quarta edizione, ha posto l’accento quest’anno sul tema della “diagnosi”, momento elettivo delle scelte terapeutiche di un odontoiatra. L’incontro in programma è il penultimo e si terrà sabato 15 ottobre dalle 9 alle 14 (per informazioni e prenotazioni, rivolgersi presso la sede di ANDI Pavia, viale Ludovico il Moro, 31 a Pavia – tel. 0382.473994).
Tema di questo penultimo appuntamento è la “Diagnosi in endodonzia: come affrontare i dubbi e risolverli” ed il relatore sarà il professor Vinio Malagnino.
Sono molti i casi in cui il paziente si rivolge al dentista per una sintomatologia di origine endodontica. Ci sono situazioni drammatiche come l’ascesso apicale acuto che non pone di solito problemi di diagnosi, e situazioni altrettanto critiche per il paziente meno facili da diagnosticare.
La pulpite irreversibile sintomatica è una malattia che dà un dolore spesso non localizzato al dente responsabile, ma diffuso alla metà mandibola e a volte irradiato all’arcata opposta.
In queste occasioni possono crearsi dei casi che sono veri e propri “rompicapo” per il dentista che a volte viene condizionato da convincimenti del paziente. Quando un paziente evidenzia i tipici sintomi della P.I.S. è sempre necessario compiere un accurato esame della metà della bocca interessata dal dolore e individuare così il dente responsabile che solo occasionalmente può essere quello indicato dal paziente.
Una patologia spesso interpretata in modo inesatto è quella delle fratture: dalla frattura dentinale “parziale” alla frattura verticale di radice; la sintomatologia è spesso abbastanza chiara ma non sempre è facile evidenziare la linea di frattura e comunque una diagnosi corretta e precoce può consentire spesso una terapia del dente che altrimenti determinerà molti problemi e in alcuni casi l’estrazione del dente interessato.
Altra situazione clinica non ben conosciuta è quella della cosiddetta “Eburneizzazione” il cui mancato riconoscimento può essere causa di serie complicazioni.
Obiettivi della conoscenza sono dunque quello di aiutare i dentisti a localizzare correttamente il dente responsabile di pulpite irreversibile sintomatica e aiutare a far diagnosi delle fratture che possono coinvolgere i denti e di altre situazioni critiche suggerendo il corretto comportamento terapeutico.
Ad esporre i contenuti di questo importante corso è il professor Vinio Malagnino, odontoiatra e docente ordinario di Endodonzia all’Università “G.D’Annunzio” di Chieti, Past-President S.I.E. Società Italiana di Endodonzia, Past-President S.I.D.O.C. Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice, Membro d’onore della Società Francese di Endodonzia.
E’ co-editor del “Giornale italiano di Conservativa” ed è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni in campo endodontico, oltre che conferenziere in congressi nazionali ed internazionali. E’ tra i primi al mondo ad adottare la strumentazione in Ni-TI sia manuale che meccanica.

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