Hoboteatro
presenta
PASTEUR. STUDIO SU DUE AMICI DIFFERENTI
Spettacolo di e con Alessio Pala
Regia: Alessio Pala
Disegno luci: Manuela Rossetti
Con la partecipazione di: Chiara D’Ostuni
Consulenza alla regia: Manuela Rossetti
Lo spettacolo si presenta come monologo di narrazione. Un attore e il pubblico. Pone una riflessione su come la storia fatta di grandi e piccoli episodi definisca le differenze e le superi nello stesso momento in cui queste sono parte integrante della vita di ognuno di noi. L’attore in un gioco di scatole cinesi costruisce davanti agli occhi degli spettatori una realtà sfaccettata che parte dall’esperienza, apparentemente semplice e quotidiana, di due ragazzi incontratisi al liceo per poi ampliarsi verso tempi storici diversi arricchendosi di parallelismi tra il sentire giovanile attuale e quello del passato. Nel particolare, la storia dei due ragazzi è ambientata negli anni ’90. Gli episodi storici che vengono raccontati sono: l’episodio dell’uccisione della giovane studentessa Giorgiana Masi durante una manifestazione nel 1977 e la “leggendaria” resistenza del gappista Dante Di Nanni durante l’occupazione tedesca nel 1944. Il giovane protagonista delle storie ripercorre episodi della sua vita intrecciando ricordi non direttamente propri, ma quelli collettivi della storia, una storia non fatta di libri e grandi personaggi, ma di uomini e donne, giovani a loro volta, che si batterono per la libertà e gli ideali di democrazia. Giovani anche loro, quindi, che la storia li accumula in una polverosa massa indistinta. Quei giovani che cambiarono le sorti della città, in particolare di Roma, negli anni bui della seconda guerra e delle rivolte sociali degli anni ’70. Questi “eroi volontari o casuali” con le loro storie divengono motivo di riflessione , crescita e formazione per i due liceali che, diverranno degli adulti completamente differenti…….
Quanto la storia definisce i nostri atti ?
Quanto l’amicizia è più forte di qualsiasi differenza ?
HOBOTEATRO
Il gruppo teatrale Hoboteatro sorge ufficialmente nel settembre 2009 dall’iniziativa creativa e dal sodalizio professionale di Manuela Rossetti, Chiara D’Ostuni e Alessio Pala, a seguito di un periodo laboratoriale indipendente.
Il gruppo prevalentemente si occupa di ricerca teatrale, di sperimentazione e studio delle capacità espressive e comunicative dell’uomo in ambito performativo. Il suo intento è quello di metaforizzare la realtà per renderla leggibile attraverso una comunicazione emotiva e cognitiva più che logico linguistica. Hoboteatro intende avviare il proprio viaggio artistico partendo laddove i grandi maestri del ‘900, Stanislavskij e Grotowski in primis, avevano fondato le basi e seguendo quello stesso binario di ricerca espressiva dal quale il teatro, dagli anni ’70 ad oggi, si sviluppa. Hobo segue la traiettoria di quella sperimentazione aggiungendo un’attenzione particolare alla comunicazione con un pubblico che si vuole più il più ampio ed eterogeneo possibile. Uscendo dal nuovo eliteratismo creatosi con il Terzo Teatro, apre le porte ad una forma espressiva nuova, innovativa che durante il “vagabondaggio” della ricerca raccoglie le esperienze del passato e del presente, portandole con sé, bagaglio di materiali per una rielaborazione originale. L’Hobo è un viaggiatore, vagabondo, che non elemosina, ma lavora con creatività ed energia ovunque la strada lo porti. Il viaggio come conoscenza e arricchimento personale è la metafora stessa della nostra ricerca.
Dalle ore 20 “HOBOAPERITVO” ( cibo di casa nostra).
A seguire, dopo lo spettacolo, “HOBOSET” (inna soundsystem culture)visioni sonore di HOBOTEATRO
Lo spettacolo è stato presentato con grande successo alla Festa di Noantri di Roma nel luglio 2009 a piazza Santa Maria in Trastevere; il 15 Settembre 2009 durante la serata di chiusura del 15° Festival Internazionale del Teatro Urbano al Giardino degli Aranci di Roma, durante la quale si sono presentati spettacoli di artisti internazionali, come ad esempio Julia Varley dell’Odin Teatret. Lo spettacolo è stato inoltre presentato all’interno della stagione 2009-2010 del Teatro della Fenice di Lastra a Signa (FI).