Vengo a conoscenza che chi, come me, è sottoposto a chemioterapia ha diritto al contrassegno per il parcheggio nello spazio riservato ai disabili. Su internet mi informo su dove mi devo recare (Municipio III, terzo piano) e sui documenti necessari. Preparo il tutto e vado il giorno 17 marzo. Lunga fila (nessuna presenza invece per gli altri uffici del piano) poi entro e una gentile Signora, dopo avere esaminato le carte, mi fornisce il foglio con gli ulteriori documenti da presentare (ma non è il caso di aggiornare la lista che compare in rete?).
Necessario il documento firmato da un medico-legale: visita alla ASL di via Monte Rocchetta. Vado il giorno 23, effettuo la visita. Per il ritiro del documento relativo devo pagare 16€. Ok, dico. NO il pagamento va effettuato solo alla ASL di via Lampedusa, un km circa. Vado in via Lampedusa, cassa, pago, torno per ritirare il documento. Quando è il mio turno faccio osservare che fare una visita con un pagamento decentrato non è certo logico. “Ha ragione”, mi consola la cortese impiegata. Grazie della ragione ma…
Torno il 24 marzo al Comune Roma III. Vedo dalla lista che si deve effettuare un ulteriore pagamento di 26€. Vado alla cassa. Arriva il mio turno ma l’impiegato dice che per pagare devo prima andare al terzo piano per svolgere la pratica e solo dopo venire in cassa, pagare e poi ritornare all’ufficio. Ma dico io mi pare strano e tortuoso, No è così. Vado al terzo piano. Tutti i presenti sono in fila per lo stessa mia richiesta, mentre gli altri uffici sono senza impegni. Attendo il mio turno. I documenti sono ora completi, ma devo tornare in cassa. La solita gentile Signora mi prepara un foglio, ma mi dice che serve anche la sigla del funzionario, chiama varie volte al telefono, il funzionario non è in stanza. Vado a pagare comunque e a mio rischio, propongo io. No, non si può. Per non perdere tempo fa entrare la persona dopo di me, ma anche lui ha bisogno dell’ok del funzionario. Finalmente si trova.Andiamo insieme alle cassa piano terra, pagamento, ritorniamo al terzo piano. Mettersi di nuovo in fila? Chiediamo ai presenti se possiamo entrare. Fra lo sconforto e l’ironico arriva un “Va bene ma fate presto”. Entriamo e appena possibile presentiamo la ricevuta. Finito. Faccio presente alla gentile Signora che li suo ufficio è l’unico ad avere una lunga fila mentre gli altri non sono impegnati (forse è necessario impiegare il personale con più oculatezza…) Inoltre dico che proprio su Repubblica era presente un commento di un collaboratore di Obama che affermava : “La società vincente del XXI secolo è quella della semplificazione”, io dopo questa odissea mi sentivo stremato come dopo la chemio…La gentile Signora sorride, ma non risponde, ovviamente non dipende da lei….