Da una collaborazione tra il Festival Internazionale del Film di Locarno e il Museo Nazionale del Cinema di Torino nasce Manga Impact, un evento per celebrare la storia dei manga e degli anime giapponesi. L’iniziativa prevede una Mostra alla Mole Antonelliana (16 settembre 2009 – 10 gennaio 2010) dove verranno esposti una quarantina di manifesti di film giapponesi e italiani, una ricchissima selezione di action figure , provenienti direttamente dagli studios giapponesi e da collezionisti privati, e un’ampia selezione di cell e storyboard . A rendere ancora più preziosa l’esposizione saranno alcuni disegni originali provenienti dal National Museum of Modern Art di Tokyo. Il Cinema Massimo, sarà invece il luogo della Retrospettiva all’interno della quale dal 16 Settembre al 7 Ottobre 2009 verranno proiettate opere derivanti dalle anime (lungometraggi, cortometraggi, serie televisive, etc.), dagli esordi sino alle realizzazioni più recenti. Una corposa carrellata che proporrà prima di tutto una trentina di lungometraggi rappresentativi delle diverse sfaccettature e dei vari filoni dell’animazione giapponese, a partire da Hakujaden (The Legend of the White Snake, 1958), primo lungometraggio animato del paese, fino al recente The Sky Crawlers (2008). Vedremo così alcune pietre miliari del genere science-fiction (Jin Roh, Patlabor 2, Ghost in the Shell); lungometraggi tratti da serie TV di successo (Cyborg 009, Galaxy Express 999, Capitan Harlock, Kimba, il leone bianco); lavori di maestri che hanno fatto storia (come Cleopatra: Queen of Sex, One Thousand and One Nights, nati dal genio di Osamu Tezuka); lungometraggi recenti contrassegnati da un ampio successo internazionale (Akira, Metropolis, Tekkonkinkreet , La Città incantata, Nausicaä della valle del vento, Perfect Blue); ma anche un insieme di opere particolari e poco viste, in contro-tendenza rispetto ai codici del resto della produzione giapponese (Belladonna of Sadness, 5 Centimeters per Second, The Book of the Dead). Verrà inoltre proposta una selezione di una ventina di serie TV rilevanti per successo di pubblico, qualità e influenza esercitata sulla produzione di animazione giapponese. A partire dalla prima serie tv animata giapponese (Astro Boy, 1963, qui proposto nella sua versione a colori del 1980) fino a I cavalieri dello zodiaco, passando da Black Jack, Conan il ragazzo del futuro, Dragonball e Il mistero della pietra azzurra. Per ogni serie saranno presentati i primi due episodi in versione originale sottotitolata. La retrospettiva prevede anche diversi programmi di cortometraggi di animazione, fra i quali: un programma dedicato a Osamu Tezuka, inventore dell’animazione giapponese moderna e creatore, fra gli altri, di Astro Boy. I suoi affascinanti cortometraggi rappresentano un contraltare inatteso e poco conosciuto rispetto al resto della sua attività, sintomo di un notevole eclettismo creativo; un programma dedicato a Kihachiro Kawamoto, maestro dell’animazione d’avanguardia, più conosciuto per il suo lungometraggio in stop-motion The Book of the Dead; una selezione che presenta le opere di giovani talenti di oggi legati alla video arte o al mondo della comunicazione: un quadro diversificato delle nuove tendenze dell’animazione giapponese contemporanea, fra cui spiccano i lavori di Yoji Kuri e il cortometraggio vincitore dell’Oscar 2009 per il miglior corto di animazione, La maison en petits cubes. È prevista inoltre una terza sezione alla Bibliomediateca “Mario Gromo” dal titolo “Manga in Bibliomediateca” nella quale dal 18 Settembre al 19 Ottobre 2009 verrà presentato un programma di proiezioni di alcune serie televisive e incontri di scrittori e registi a confronto sul tema dell’animazione giapponese.
L’occasione è ghiotta per gli appassionati e per tutti coloro che vogliono (ri)scoprire uno degli aspetti più caratterizzanti della cultura nipponica, la cui importanza è stata troppo spesso sottavalutata in Occidente e in Italia in particolare come sottolineato dal direttore del Museo Nazioneale del Cinema Alberto Barbera. Tale iniziativa ha lo scopo di sopravanzare i pregiudizi che hanno spesso accompagnato l’animazione giapponese bollandola come una produzione meramente commerciale se non addirittura “pericolosa” attribuendole influssi negativi limitati all’intrattenimento superficiale. I manga e gli anime sono invece l’espressione di una cultura millenaria all’interno della quale convergono precipui elementi sociali, culturali ed estetici. A testimoniare la ricchezza di tale mondo verranno incrociate varie prospettive: nel risalire alle origini millenarie del Manga a livello grafico quanto narrativo, verrà ad esempio presentato l’insieme di generi e tipologie di Manga e d’Anime esistenti, così come la loro estrema frammentazione – pubblicazioni e film per bambini, adolescenti o adulti, ragazzi o ragazze, erotici (nelle loro ramificazioni), storici, romanzeschi, ecc. Si percorrerà l’estrema diversità di tipologie e stili che ne derivano, dal più apparentemente commerciale, alle opere di artisti contemporanei, passando per i film di genere e le opere d’autore.
A corredo della manifestazione è già attivo un sito internet (www.mangaimpact.com) che diffonde progressivamente le informazioni su tutte le iniziative correlate al progetto.