Luciano Somma, un poeta tra le sette note

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Luciano Somma è nato a Napoli, diversi anni or sono, ha iniziato a scrivere testi per canzoni e poesie dall’età di 13 anni. All’attivo moltissime pubblicazioni poetiche singole o in antologie anche scolastiche. Ha scritto e scrive su un numero imprecisato di periodici, centinaia i premi vinti, 2 volte medaglia d’argento del presidente della Repubblica e Laurea nel 1987 H.C. in lettere e filosofia. Oggi più volte in giuria nei concorsi di poesia e narrativa, iscritto alla SIAE come autore e compositore sono  circa 2000 le canzoni prodotte con vari collaboratori ed interpreti. Per anni conduttore radiofonico, più volte in Tv locali e su Rai 2 nella trasmissione NON E’ MAI TROPPO TARDI nel 2005. Direttore artistico della casa editrice e discografica Agos di Vignola, del Project Team Antorva e di altre organizzazioni letterarie. E’ il poeta più presente in internet, decine i titoli accademici. Attualmente collabora con vari siti, radio e TV on line con poesie e canzoni.

Qualche volta il Poeta riesce con pochi tratti a dare di una esistenza umana quella piena sofferenza intima che lo caratterizza. Ti riconosci in questa possibilità poetica?
Sicuramente, la maggior parte delle mie poesie non sono autobiografiche bensì rispecchiano sentimenti altrui che ho incamerato nell’assistere ed assimilare alcuni episodi di vita.

Il Poeta quando è catturato dalla Poesia è come se si trovasse in una realtà atemporale dove il suono delle parole rappresentano degli arpeggi spirituali che mettono in vibrazione le parti più recondite dell’essere, ancora incatenato alla propria esperienza terrena. Cosa pensi di questa definizione di ispirazione poetica?
Quando scrivo poesie, ed ho iniziato all’età di 13 anni, è come se scrivessi sotto dettatura, evidentemente la musa ispiratrice mi conduce per mano nel percorso, assolutamente non facile, facendo vibrare le corde e la musicalità dei miei versi

La proprietà della sintesi, il lampo dell’immagine, il gesto cruento, la critica sociale sono tutti elementi che risultano indispensabili e si dipanano qualche volta nell’espressione poetica. Nella tua “poesia” riscontri qualche elemento appena accennato?
Sicuramente, la maggior parte delle mie poesie in lingua sono brevi e racchiudono, nella sintesi appunto, i vari concetti. In quella Napoletana spesso ha la meglio il percorso narrativo per esternare alcune situazioni e rafforzarle con dovizia di particolari.

Il tuo essere Poeta, è nato da cosa? Cos’è che ami di più nello scrivere e nelle parole?
Il mio essere poeta è nato da una forza interiore che ha avuto la necessità di trasmettere qualcosa che ribolle dentro e portarlo al di fuori. Amo esternare ciò che sento, ciò che appartiene a me, individualmente, o all’umanità tutta(drammi- episodi di vita- tragedie…)

Cosa è la POESIA per te?
Innalzarsi, avvicinarsi ad un punto lontano che sembra irraggiungibile ma che chi scrive come me da oltre 55 anni spera sempre di riuscire a trovare la meta sperata.

“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale é invisibile agli occhi”, quanto di vero c’è in questa espressione di Antoine de Saint-Exupéry?
Perfettamente d’accordo.

Il tuo prossimo impegno sarà ancora la Poesia?
Sono troppo impegnato negli ultimi tempi con i testi per canzoni per poter programmare ancora un futuro poetico. Non escludo però assolutamente la possibilità di poter scrivere ancora in poesia…

intervista tratta da: http://www.periodicoitaliano.it/2010/12/16/luciano-somma-un-poeta-tra-le-sette-note/

Michela Zanarella

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