L’inferno bianco.

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Appare in fronte a me

l’inferno nella sua forma più idilliaca.

 

Non sono degna,

di percepire l’gnoto.

Vi è nebbia vestita d’acqua

la natura si mostra riservata.

 

Se mi limito a guardare,

divento cibo, l’acqua mi assale.

Sono straziatamente fragile.

 

Attendo con umiltà

l’attimo, la scoperta,

l’avventura del volo verso l’abisso.

 

Caos è proprietà entropistica delle onde

sbattono, litigano tra di loro,

impediscono il flusso, creano confusione.

Combattano gl’infimi secondi di vita.

 

Movimento.

Rumori assordanti.

Maestosi suoni.

Voci di una fine vicina.

 

 

Alice Ciangottini

www.aliceciango.over-blog.it

 

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