Questo articolo è di Beatrice Stanziani , sindacalista della CGIL funzione pubblica di Firenze , che segue le varie posizioni delle operaie colpite dai licenziamenti
Firenze, 21 dicembre 2011
Il giorno 21 novembre 2011, dopo ventiquattro anni di servizio all’interno del rinomato Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte, quattro lavoratrici, tutte vicine alla pensione, di cui tre donne, si sono trovate messe alla porta con una lettera di licenziamento.
Unica giustificazione la riduzione dei fondi Olandesi, quindi ricerca di manodopera a minor costo, “…l’Istituto Universitario Olandese assegnerà a terzi l’espletamento delle attività di pulizia, custodia e giardinaggio poiché economicamente più sostenibili…”.
“Minore” rispetto ad un contratto che non sfiora i mille euro mensili, dove tre lavoratrici sono part-time.
Inutile dire quale sconforto questo abbia provocato ai lavoratori che in breve tempo si sono ritrovati senza occupazione. Con il solo pensiero che a 50 anni il mercato del lavoro non ha più bisogno di loro. Con la mente rivolta ai propri figli che ancora non hanno indipendenza economica e con l’affitto da pagare.
Bene, al Direttore e a tutti coloro che hanno deciso di diminuire le spese per abbellire un Istituto, ormai senza anima, un “Buon Natale”, che loro sicuramente passeranno bene perché hanno garantito il proprio lauto stipendio calpestando la dignità altrui.
Le lavoratrici, insieme alla Funzione Pubblica CGIL di Firenze, hanno contestato i licenziamenti per l’ingiustizia di perdere un posto di lavoro al solo fine di abbattere le spese con forme di lavoro più economiche. E ciò non può far altro che preoccupare.
Per qualsiasi chiarimento fare riferimento a:
Beatrice Stanzani –Funzione Pubblica CGIL Firenze
Cellulare 346 6933800