La storia di una donna che ha cambiato il mondo: ADDIO RITA.

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           “Le Donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.”

 Rita Levi-Montalcini                                (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012)

 

Rita Levi-Montalcini è nata a Torino il 22 aprile 1909 da una famiglia agiata e colta, figlia di un ingegnere elettronico Adamo Levi e di una pittrice Adele Montalcini. Studia all’università di Torino e a vent’anni entra nella scuola medica  dell’istologo Giuseppe Levi dove segue degli studi sul sistema nevoso che continuerà per tutto l’arco della sua vita.  Si laurea nel 1936 in medicina e chirurgia con 110 e lode, successivamente si specializzò in neurologia e psichiatria.Nel 1938 in seguito alle leggi raziali emanate da Benito Mussolini fu costretta ad emigrare in Belgio in quanto ebrea.Dopo la guerra torno a Torino con la sua famiglia e allestì un laboratorio casalingo in una collina vicino ad Asti. Le sue prime ricerche furono sui meccanismi di formazione del sistema nervoso sui vertebrati.Nel 1947 decise di trasferirsi nel Missouri in America per una breve permanenza che poi si trasformo in una scelta trentennale. Nel 1954 scopre il fattore di crescita nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa 30 anni prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione. Questa scoperta di fondamentale importanza per la comprensione della crescita delle cellule e organi svolge ancora oggi  un ruolo significativo nella comprensione del cancro e di malattie come l’ Alzheimer e il Parkinson. L’ Ngf  le valse il Nobel nel 1986. Nel 1987 ricevette dal presidente Regan la National Medal of Science , l’onorificenza più alta del mondo scientifico statunitense. In Italia fondò un gruppo di ricerche e diresse il Centro di Ricerche di neurobiologia creato dal CNR di Roma  presso l’ ISS di Roma.  Attiva anche in campagne di interesse sociale come quella sulle mine anti uomo, nel 1998 si schierò a favore della fine del proibizionismo, aderendo all’appello rivolto al Segretario Generale dell’ Onu con il quale si auspicava la liberalizzazione della droga ai fini di sottrarre i giovani al mercato illegale nonchè vicina all’attività del movimento di Liberazione Femminile per la regolamentazione dell’aborto. Presente anche a livello politico la Montalcini fu proclamata senatrice a vita nel 2001. Oggi 30 Dicembre 2012 la donna che ha reso grande l’italia agli occhi del mondo si è spenta nella sua abitazione di Roma a 103 anni. Cordoglio nel mondo delle istituzioni, della polita, dello spettacolo, della ricerca ma sopratutto della società civile per una donna simbolo nella storia della nostra nazione.

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