Giovedì 17 Settembre 2009 sia presso La Fondazione Pastificio Cerere in Via degli Ausoni 7 e sia presso la Galleria Z2O in Via dei Querceti 6, Kaarina Kaikkonen ha presentato la sua prima personale a Roma dal titolo “From Generation to Generation”. L’artista è nata a Isalmi in Finlandia nel 1952; ha studiato dal 1978 al 1983 al Finish Academy of Fine Art ed ha esposto in numerose gallerie e musei sia finlandesi che internazionali. Le sue opere sono state inoltre accolte dalle più grandi piazze e spazi pubblici nordeuropei ed è nota nell’ambiente cosmopolita dell’arte per le sue opere di carattere ambientale.
Attualmente vive e lavora a Helsinki. I materiali utilizzati sono per lo più camice, scarpe e giacche usate di diversi colori e forme recuperate nei mercati. L’artista modella le sue opere legando questi indumenti fra loro. Con le sue opere la Kaikkonen riesce ad interpretare gli spazi del Pastificio Cerere rievocando le antiche produzioni del quartiere San Lorenzo. Se ci si focalizza sull’esposizione delle opere presso la Galleria Z2O, si possono ammirare due sculture dominanti. L’opera dal titolo, “From generation to generation” è realizzata con giacche usate e cucite fra loro in modo da prendere una forma a spirale che si avvolge su se stessa.
La scultura è dedicata alla figura dell’uomo virile e paterno. Ogni indumento è una storia personale che tuttavia non è conoscibile perché vi è una evidente perdita di identità di chi possedeva l’oggetto stesso. Ogni giacca è un’identità. Essa viene in parte recuperata dalla forma ciclica della spirale. La spirale è così la storia umana vista in senso circolare ed auto-avvolgente. L’opera “The queen of the night” è una scultura realizzata con una scarpa femminile usurata, che, tramite una serie di sfilacciature, l’artista crea una composizione floreale dalle forme leggere e tondeggianti. Questa opera vuole essere una celebrazione della femminilità tramite un oggetto di utilizzo comune che può rappresentare in parte la complessa personalità della donna. La scultura crea anche un grazioso gioco di ombre che potenziano l’effetto visivo della stessa opera. La mostra è visitabile sino al 30 Ottobre 2009.