conferenza stampa di chiusura per la stagione 2011-12 INDIZI 2022 ( non è un errore, ma una speranza) – SALA CUTU Perugia, organizzata e diretta dal TEATRO DI SACCO

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Martedì 8 maggio ore 11.30 alla Sala Cutu, in  piazza G. Bruno 9 a Perugia si è svolta la conferenza stampa di chiusura per la stagione 2011-12  INDIZI 2022 ( non è un errore, ma una speranza) – SALA CUTU Perugia, organizzata e diretta dal TEATRO DI SACCO per 18° anno consecutivo.

Il direttore artistico del Teatro di Sacco, Roberto Biselli, ha fornito cifre e consuntivi, partire da Ottobre 2011 sino a maggio 2012,la SALACUTUha ospitato 17 spettacoli per adulti – tra cui nomi importanti della scena locale e nazionale-, 8 spettacoli per bambini la domenica pomeriggio, rassegna INIZJUNIOR; e poi incontri, workshop, laboratori, concerti.

In definitiva una presenza media di oltre 300 persone che hanno ruotato settimanalmente intorno alla SALA CUTU di Perugia e alla sue varie attività.

 

Non è un errore 2022, ma una speranza, il sottotitolo della stagione – spiega Biselli – è una proiezione verso un futuro migliore, sogno e visione che ci hanno offerto artisti, docenti, operatori culturali, contribuendo con la loro disponibilità – la SALA CUTU non ha ricevuto contributi per la sua attività e tutti hanno offerto la loro partecipazione accettando solo l’ ospitalità ed incasso – a costruire un’entusiasmante edizione numero 18 della storica rassegna di teatro e danza d’autore INDIZI. Con amore e passione vogliamo ribadire, ancora una volta, come spesso non siano le “grandi risorse a creare grandi opere”, ma l’onesto impegno e la generosità così da cogliere indizi di ripresa del nostro vivere civile.

 

Così un grazie di cuore vuole andare da aperte di tutti noi ai “grandi vecchi” del teatro perugino, Marcella Chiarini, Gianpiero Frondini, Sergio Ragni, che dimostrano con la loro presenza, una volta di più, di essere sull’onda del presente; e grazie ai giovani gruppi umbri, La Compagnia degli Gnomi, Freefall, Elena Succhiarelli, Visionaria, che sono riusciti a trovare nella SALA CUTU spazi e confronti per crescere.

Naturalmente un grazie speciale va agli ospiti che pur arrivando da lontano ci “hanno offerto” la possibilità di sbirciare anche quello che accade fuori dalle mura, a partire da Scena Verticale, i calabresi già vincitori di un premio Ubu che proprio alla Sala Cutu hanno portato l’unica data in Umbria del loro ultimo lavoro ITALIANESI. E grazie a Valerio Malorni, già con Immobile Paziente, Roma con il suo bel “La conquista dell’America” da Pascarella; Danilo De Summa, altro giovane talento del sud trapiantato a Nord; alle due compagnie di danza contemporanea, per la prima volta a Perugia, Atacama e IBI Giovanna Velardi.

Grazie alla contemporanea presenza di queste compagnie di danza è stato possibile creare un evento speciale -sabato 14 aprile- in collaborazione con CORE, coordinamento delle danza contemporanea e arti performative del Lazio: “LO STATO DELLE COSE”, un incontro “aperto”, rivolto a coreografi, danzatori, artisti, pubblico sulla situazione della danza contemporanea in Italia; all’incontro hanno aderito con entusiasmo molti specialisti del settore, in primo luogo NUDA, il network umbro che riunisce le compagnie di danza più prestigiose.

 

E ‘n tocco de perugino, quello bono, però, ce l’ha offerto Diego Mencaroni, ormai collaboratore drammaturgico fisso del Teatro di Sacco,  con  l’insolita anteprima del suo omaggio al XX giugno 1859, data tristemente nota alla città.

E un ultimo grazie agli amici di sempre, gli ormai leggendari Voci e Progetti, con le loro straordinarie performance di improvvisazione.

 

E un sentito ringraziamento và a tutti i docenti che hanno prestato la loro competenza per arricchire questa edizione di INDIZI con 7  lezioni magistrali e capitali, su una microstoria del teatro che ha visto la partecipazione di numerosi spettatori, che come sempre sono stati l’anima di questo progetto, così fortemente radicato nel cuore di Borgo Bello e della città di Perugia.

 

L’augurio per il futuro – continua Biselli – è di trovare una sponda presso il pubblico e il privato sempre più consistente, tenendo conto del fatto che il Teatro di Sacco ha operato in questa stagione un grosso investimento economico per rilanciare la propria imprenditorialità a 360 gradi, con l’assunzione di nuovi collaboratori e  grandi progetti per il futuro.

Primo senz’altro, quello di una stagione Sala Cutu 2013 all’insegna del passato e  presente, tra teatro e danza d’autore, spettacoli per bambini, ma anche eventi di musica contemporanea a cura del M. o Angelo Benedetti, del Conservatorio di Perugia e di Cuneo; nonché la presntazione di quattro opere liriche, in formato “da camera”, in un progetto di collaborazione con Simona Esposito e Virgilio Bianconi; e poi naturalmente incontri, workshop di formazione, laboratori…

 

E infine – conclude Biselli- la nuove produzioni a firma del Teatro di Sacco: a partire da quest’estate dove debutterà un curioso progetto tratto dalle memorie di un pizzicagnolo di via Oberdan, appuntate nel suo libro mastro e accompagnate da gustose vignette, dove si univa spirito imprenditoriale con afflati patriottici, commentando vari fatti e fatterelli della città pre-unitaria.

Diciamo che questo progetto contiene un po’ dello spirito che contraddistingue da sempre la storia del Teatro di Sacco. Unire, con amore e passione, alta produzione artistica e ottimo management.

 

….il buon teatro fa bene a chi lo fa, e a chi lo vede…. Anche  questonon è un errore, ma una certezza! Buon2022 atutti.

 

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