Veganesimo e biologico sfilano al Sana Expo 2014

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Dal 6 al 9 settembre si è tenuto, al polo fieristico di Bologna, il Sana Expo 2014, il salone internazionale del biologico e del naturale. Un evento dedicato agli operatori del settore biodinamico, ma anche a tutti coloro che, vegani, vegetariani o semplicemente appassionati di tematiche etico-ambientali, vogliono saperne di più sui nuovi orizzonti dell’ecosostenibilità.

La manifestazione occupa ben cinque padiglioni, nei quali espongono numerose aziende, la cui totalità dei prodotti è biologica e certificata come tale da una rigida serie di controlli, che vanno dalla scelta delle materie prime alla vendita diretta al consumatore.

Molti dei produttori partecipanti sono italiani, ma non mancano quelli provenienti da altri paesi europei, in particolar modo tedeschi, le cui produzioni alimentari spaziano dai salumi vegetali all’innovativa cioccolata al latte di riso. Inedita è la presenza di molte aziende agricole del Sud Italia, in primis della Sicilia, le quali promuovono i pregiati prodotti che si ricavano dalla mandorla, il latte, la crema, persino il formaggio.

E’ interessante notare come la maggior parte della merce esibita ed acquistabile al supermercato Naturasì, presente all’interno della fiera, sia sempre più vegana, ovvero priva di prodotti derivanti dallo sfruttamento animale: solo una piccola parte di allevatori selezionati propone uova e derivati del latte. E’, invece, ormai del tutto bandita la carne, di qualsiasi specie animale comunemente allevata, prova evidente del fatto che si sta diffondendo sempre più la conoscenza dell’impatto negativo che la sua produzione genera, soprattutto a livello intensivo, sull’ambiente, sulla salute dell’uomo e sulle condizioni di vita degli animali.

Il veganesimo non è soltanto uno modo alternativo di nutrirsi, “cruelty free”, ma un vero e proprio stile di vita, che coinvolge anche l’abbigliamento e la cosmesi: oltre agli stand che mostrano cracker, croissant o biscotti senza latte, burro, uova ed olio di palma aggiunti, è possibile trovare prodotti di bellezza non testati su animali e privi di derivati del petrolio oppure le scarpe in fibre vegetali, come la canapa, e in gomma naturale, quindi senza pellame di origine animale.

Un mercato, quello vegan, ancora di nicchia, oscurato dai pregiudizi di chi non crede negli aspetti salutistici di un’alimentazione completamente vegetale, osteggiato da coloro che non vogliono far conoscere ai più l’orripilante massacro che viene effettuato ogni giorno negli allevamenti industriali, ma un panorama creativo, controcorrente, d’avanguardia, il quale, fortunatamente, è in costante espansione.

Una zona della manifestazione è riservata a convegni ed incontri con gli esperti, che aprono discussioni su temi molto attuali: la nutrizione sportiva, i problemi alimentari da affrontare nel Terzo Millennio, le prospettive del mercato del biologico, la medicina naturale.

Questi sono gli argomenti, i prodotti, le idee presentate al Sana Expo 2014: la speranza è di favorire un rapporto sano ed equilibrato tra l’uomo e l’ambiente, un’armonia spontanea con tutte le specie viventi, evitando qualsiasi violenza; sono discorsi che ognuno di noi non può evitare di ascoltare, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici sempre più devastanti e che ci stanno portando verso l’autodistruzione.

Non a caso, l’Esposizione Universale 2015, a Milano, benché triplicata nelle dimensioni rispetto all’evento bolognese, affronterà i medesimi problemi: le nuove frontiere della nutrizione, in un mondo sempre più affollato e che non potrà più permettersi il lusso di disboscare intere foreste per sfamare gli animali da macello, ma dovrà contare soltanto sui doni raccolti direttamente dalla terra.

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